L’evento della Free Modem Alliance alla Camera dei Deputati

Solo una rete libera, sicura ed evoluta ci consentirà di fruire a pieno delle potenzialità delle tecnologie di ultima generazione e di quelle che svilupperemo in futuro”(On. Giulia Pastorella)

Lo scorso 9 novembre si è tenuto a Roma, presso la Camera dei Deputati, l’evento “Rete nazionale: libera, sicura, evoluta”, organizzato dalla Free Modem Alliance per promuovere la visione di una rete aperta e incentrata sull’utente, quale soggetto attivo e consapevole.

Sono passati ormai cinque anni da quando è entrata in vigore la delibera AGCOM sul modem libero, che ha rappresentato un cruciale passo per la libera scelta degli utenti e la vitalità di un ecosistema pluralistico e innovativo delle TLC. Il percorso allora avviato non è tuttavia concluso, persistendo ostacoli che rischiano oggi di tradursi, in particolare per le nuove e performanti reti in fibra ottica in via di diffusione sull’intero territorio nazionale, in un ritorno al passato.

La partecipazione di primari attori istituzionali, come AGCOM, AGCM e il Dipartimento per la trasformazione digitale, oltre che di una folta schiera di rappresentanti del mondo politico, evidenzia l’importanza anche di tali aspetti nell’ambito delle più ampie riflessioni sul futuro della rete nazionale.

“L’obiettivo – osserva l’On. Giulia Pastorella – deve essere quello di offrire ai cittadini una rete e un ecosistema digitale liberi: liberi per i consumatori che devono avere la possibilità di scegliere le opzioni che preferiscono in termini di devices e di connettività; liberi per le aziende, in modo che possano offrire i loro prodotti innovativi in un ambiente imprenditoriale uniformemente concorrenziale, nel rispetto degli standard europei; liberi anche nella circolazione dei dati, con la giusta attenzione alla garanzia dei diritti di privacy”.

Tale traguardo presuppone però un cambiamento anche culturale, come sottolinea Enza Bruno Bossio, esperta digitale: “La battaglia del modem libero ci ricorda che, quando parliamo di innovazione digitale, l’elemento legislativo e regolamentare non basta ad assicurare una reale trasformazione. E infatti uno degli obiettivi del PNRR, al di là dei maggiori investimenti in reti e nuovi servizi, è proprio quello di assicurare un cambio di prospettiva, che ponga al centro il cittadino, quale soggetto consapevole e capace di esercitare i propri diritti”.

Riflessione questa che si rispecchia anche nelle parole di Antonio Perrucci, docente LUMSA, secondo il quale “la tutela del consumatore significa anche una sua «emancipazione tecnologica», come insegna la teoria della spinta gentile (nudge). Ossia, bisogna fare in modo che la consapevolezza degli utenti – allorché debbano decidere per l’acquisto di un prodotto/servizio high tech – non sia prerogativa soltanto dei c.d. technology fan, ma diventi un tratto comune ad altre categorie di utenza, con livelli inferiori di alfabetizzazione digitale “Da ultimo – conclude il Prof. Perrucci –  bisogna evitare che il perseguimento di obiettivi fondamentali per lo sviluppo del digitale, quali le garanzie di sicurezza ed integrità della rete, divengano – inconsapevolmente – strumenti per il ritorno di forme di esclusiva, di restrizione del mercato”.